di Michelangelo Riemma
Lo scorso 9 settembre il governatore del D 2100, Massimo Franco, insieme alla moglie Antonella Musto, ha incontrato i Presidenti e i Segretari dei Club della Zona Napoli Nord da me assistiti per l’a.r. 2020/21, Acerra-Casalnuovo “A.Montano”, Afragola-Frattamaggiore “Porte di Napoli”, Marigliano “Adrianea” e Nola-Pomigliano D’Arco. L’incontro è avvenuto nel rispetto delle norme vigenti per il contenimento del Covid-19 nell’accogliente sede dell’Hotel i Gigli a Nola.
Dopo i saluti iniziali, il Governatore ha consegnato i distintivi, le cravatte e i foulard presidenziali e ha poi dato il via ad una sorta di tavola rotonda a favore del dialogo e il confronto tra i presenti. Abbiamo affrontato il tema della cosiddetta pedagogia dell’esempio per creare opportunità di service e di azioni condivise. Attraverso l‘esempio comunichiamo molto più che con le parole, il nostro agire acquisisce così un valore e un ruolo educativo e formativo per noi stessi e per la comunità. In ambito educativo la pedagogia dell’esempio e un’espressione utilizzata per riferire strategie di insegnamento-apprendimento, spesso informali, basate sull’osservazione e la riproduzione di modelli offerti. Noi rotariani siamo dei modelli a cui ispirarsi, soprattutto in questo particolare momento che stiamo vivendo il nostro agire responsabile deve essere d’esempio per gli altri. Non possiamo fermarci a lamentarci o rimpiangere il “prima”. Noi dobbiamo agire “ora” e lo dobbiamo fare, sempre nel rispetto dei nostri valori fondanti, ma con lo spirito di adattamento e la propensione al cambiamento che caratterizza le società in pieno sviluppo. Come dice il nostro Presidente Internazionale Holger Knaack, “dobbiamo essere i leader del cambiamento e il Rotary può creare opportunità per cambiare e prosperare promuovendo una crescita organica e sostenibile”.
I nostri club devono crescere soprattutto in termini di qualità. L’ aumento dell’effettivo è importante, ma ancora più importante è cooptare persone che si sentono e agiscono da Rotariani in ogni momento e in ogni settore della loro vita: nell’associazionismo ma anche nella professione e nella vita privata, perché essere Rotariano non vuol dire portare un distintivo ma agire con consapevolezza e responsabilità, mettendo sempre in primo piano i valori dell’etica, dell’integrità morale e dell’amicizia che sono il cardine della nostra associazione. Solo se facciamo nostri questi valori nostri possiamo trasmetterli agli altri creando un’identità collettiva e condivisa dentro la quale ritrovare il senso del nostro agire quotidiano. I valori e le azioni partecipate sono la vera ricchezza di una comunità e noi Rotariani siamo una comunità che agisce e che costruisce ponti che uniscono e reti che accolgono. Non possiamo e non dobbiamo isolarci perché siamo parte di un “noi” che deve essere presente sul territorio e creare, anche con altre associazioni, reti sinergiche di attività a favore della comunità.
Anche il Governatore Massimo Franco ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra soci come pure tra club e tra distretti fino ad arrivare alla collaborazione tra Paesi diversi. Le divisioni sono solo fisiche, territoriali, ma i valori che ci uniscono sono gli stessi e tutti noi dobbiamo sentirci parte di un’unica realtà. L’ ‘identità di un gruppo, di un ‘associazione, è fatta anche di simboli e rituali che si ripetono nel tempo e che accomunano i membri. Durante l’incontro abbiamo affrontato anche questa tematica, l’importanza del simbolismo all’interno di un’associazione. Indossare il distintivo del Rotary è una responsabilità e un impegno sociale, non è una vanità. Il Rotary è concretezza. Dalla pedagogia dell’esempio deve nascere l’educazione del fare, dell’agire al di sopra di ogni interesse personale. E le nostre azioni saranno vincenti solo se ci sentiamo parte di un “noi”, di una rete che accoglie e condividere.
In questo particolare momento noi Rotariani stiamo dimostrando un grande spirito di adattamento e capacità di reinventarci per l’attuazione dei nostri service e progetti, il Rotary c’è sempre!
Di questa presenza costante ne hanno dato testimonianza i Presidenti dei club dell’area Napoli Nord: Acerra-Casalnuovo “A.Montano”, Afragola-Frattamaggiore “Porte di Napoli”, Marigliano “Adrianea”, Nola Pomigliano D’Arco, rispettivamente nella figura dei presidenti Teresa De Dominicis, Gianluigi Di Ronza, Luigi Barbati e Vincenzo Guadagno. Ogni presidente ha portato la propria testimonianza di impegno ed entusiasmo nell’ avanzamento dei service programmati, nonostante le difficoltà del momento. Dall’ utilizzo delle nuove tecnologie alle esperienze outdoor alla riscoperta del proprio territorio, dalla piantagione di alberi alla realizzazione di eco-murales a sostegno dell’ambiente, dalla sensibilizzazione contro lo spreco alimentare alla promozione del l’inclusione scolastica e sociale, fino ad arrivare al sostegno alla popolazione di Beirut con una raccolta fondi promossa dal D2100 e ad un ambizioso progetto internazionale che vedrà la promozione dell’igiene e il sostegno di ragazze in età scolare e la realizzazione di un pozzo in un villaggio rurale del Kenya. Sono tanti i programmi e sono fortemente supportati da uno spirito di collaborazione, partecipazione attiva e relazione empatica che caratterizza i quattro club della Zona. Lo stesso spirito collaborativo emerge dalle iniziative promosse dal D2100 guidato dal Governatore Massimo Franco che, nonostante le “distanze” imposte dallo stato di emergenza che stiamo vivendo, fa sempre sentire la sua vicinanza a noi assistenti e ai nostri club, uniti in questo cammino, insieme per creare opportunità.
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