A cura di Lucia de Cristofaro

Sabato 13 ottobre, nella sala conferenza del Circolo Ufficiali  Marina Militare di Napoli si  sono incontrati per la prima volta in Italia, coordinati dall’ EMGA, Adviser Fondo di Dotazione e Grandi Donazioni, per le Zones 12&13B (Italia, Malta, San Marino, Spagna e Portogallo) Francesco Socievole, i delegati dei Distretti Italiani per confrontarsi sulle tematiche relative al Fondo di Donazione, alle Grandi Donazioni e ai Lasciti testamentari al Rotary International. “Stiamo lavorando, unitamente agli altri distretti italiani, per predisporre una squadra operativa, che possa operare in modo significativo per sensibilizzare i soci rotariani sul tema “Donazioni” – spiega Francesco Socievole. A Salutare i partecipanti provenienti dai vari territori dei distretti italiani, il Governatore Salvatore Iovieno, il Governatore Nominato Massimo Franco e il  Presidente Rc Napoli, Antonio Maione. Tra i delegati, provenienti dai distretti italiani, Omar Bartoletti, past governor Distretto 2050, che succederà nell’incarico a Francesco Socievole, giunto al suo terzo anno di impegno rotariano a favore del Fondo di Dotazione. Presenti anche i grandi donatori: Carmen Siniscalchi, i coniugi Piccioni e Roberto Pincione. “La nostra Fondazione si è posta il grande obiettivo di incrementare il Fondo di Dotazione a 2,025 miliardi di dollari entro il 2025. È un grande impegno quello cui siamo chiamati a contribuire se pensiamo che al 30 giugno 2017, il valore totale (patrimonio netto più impegni di donazioni ricevute) ammontava quasi a 1,2 miliardi di dollari. Per raggiungere questo importante obiettivo è necessario un grande sforzo, per far conoscere le attività umanitarie e culturali della Fondazione Rotary, in primis ai rotariani e poi al grande pubblico, in modo da incrementare il numero dei donatori che intendono sostenere la nostra Fondazione e lo sviluppo della cultura del dono.” – Spiega Francesco Socievole, Considerata la partecipazione all’incontro di avvio di quella che si auspichi diventi una vera e propria Task Force del dono, la sollecitazione è stata colta e tutti i Distretti Italiani si sono uniti per raggiungere l’obiettivo prefisso per il 2025. “Vedere qui riuniti oggi i delegati dei Distretti Italiani, mi da una grande gioia, perché significa che ci stiamo muovendo sul giusto sentiero della azione sinergica, in cui ognuno fa la sua parte, consapevole di far parte di un gruppo che si muove all’unisono, operando alla pari e congiuntamente.” – afferma nel suo intervento il DG Salvatore Iovieno – “Ho voluto ospitare questo incontro perché desideravo che partisse da Napoli, dal Distretto 2100, questa positiva sinergia che di sicuro non solo darà i suoi frutti in un prossimo futuro, ma che continuerà ad operare per il futuro del Rotary e dei suoi progetti internazionali.” Ripercorrere attraverso  l’introduzione di Francesco Socievole la storia del Fondo di Dotazione che prese vita nel 1917 con 26,50 dollari, è arricchente e propedeutico a comprendere che la visione di Arch Klamp, sesto presidente del Rotary International, ci guida ancora oggi. Ma approfondiamo meglio l’argomento con Francesco Socievole: “ Il Fondo di Dotazione è il futuro del Rotary, perché sarà grazie ad esso che si darà continuità nel tempo ai progetti relative alle sei aree di intervento rotariane: Prevenzione e cura delle malattie; acqua e strutture  igienico-sanitarie; Pace e prevenzione/ risoluzione dei conflitti ; salute materna e infantile; alfabetizzazione e istruzione di base; sviluppo economico e comunitario. I Lasciti e le donazioni nominative, vanno ad aumentare il fondo annuale Rotary. Mi piace in tal senso fare il paragone tra comprare le mele al mercato o piantare un albero di mele, nel primo caso le mele finiranno, nel secondo avremo sempre la possibilità di raccoglierle e offrirle a chi ne ha bisogno. Questo è il messaggio che deve passare a tutti i rotariani e non cui desideriamo proporre di partecipare al nostro Fondo.”  Il concetto di coltivare, inteso come dedicarsi alla cura di qualcosa che darà poi i frutti desiderati in modo continuativo è ben illustrato da Elizabeth Lamberti Senior Major Gifts Officer Foundation Services dell’Ufficio di Zurigo del R.I, nella sua relazione “Sviluppare piani e eventi di coltivazione e riconoscimento dei donatori”, nella quale mostra le quattro fasi per far si che chi si dedica all’importante ruolo rotariano di fundraising possa raggiungere l’obiettivo desiderato, ovvero: 1- Identificare, 2 – coltivare, 3 – chiedere, 4 – ringraziare, termini che forse tradotti dall’inglese non interpretano il giusto significato, ma se le pensiamo come: 1 – individuare persone sensibili, 2 – stimolare alla benevolenza, 3 – proporre di fare del bene, 4 – ringraziare riconoscendo l’importanza del gesto, allora si comprenderà la vera essenza di questi quattro passaggi fondamentali.  Tecnicamente Elizabeth Lamberti spiega ai convenuti, i livelli di donazione per diventare grandi donatori e come ogni socio Rotary può anche attraverso un piano di accumulo, donare di volta in volta al Fondo di Dotazione e approfondisce l’ Arch Klumph Society e la Bequest Society, i cui membri hanno contribuito al Fondo con i lasciti testamentari, precisando che con questo gesto si fortifica un retaggio di speranza per persone e comunità, che possono sperare proprio grazie a tali lasciti, che daranno al Rotary  le risorse per continuare l’importante lavoro di servizio. “E’ importante che la squadra che è qui oggi sia portatrice di un messaggio che poneg il dono al centro dell’interesse, perché è importante percepire che non bisogna essere ricchi per essere filantropi, basta soltanto avere un cuore e fare la cosa giusta, ovvero donare.” – precisa Elisabeth Lamberti, la quale aggiunge durante la nostra intervista: “ Il concetto del Lascito e del Fondo di Dotazione è poco conosciuto io credo che tramite l’informazione opportuna nelle manifestazioni e seminari organizzati a tale scopo  dobbiamo dedicare del tempo per far capire,  rispondere a domande, sensibilizzare e soprattutto portare le testimonianze delle persone che hanno preso già la decisione del lascito e del dono.” Come interpreti l’importanza del momento che si sta vivendo qui a Napoli? “ Da oggi, grazie alla felice intuizione e al gran lavoro di Francesco Socievole, abbiamo una squadra, tredici rappresentanti  che possono andare  nei loro distretti e aprire il dialogo sulla tematica che fino ad ora non è stato proposto.  Io credo che molti rotariani saranno sensibili verso tale possibile decisione futura, perché chi non è in grado di fare la donazione in questo momento ha la possibilità del  fondo di accumulo, del lascito testamentario per contribuire alla grande famiglia del “Dono”.  E’ stata poi la volta di Donatella Quartuccio, Notaio, D2090, che ha approfondito il punto di vista legale, sulle donazioni con la relazione:  “Problematiche fiscali inerenti le donazioni e i lasciti testamentari”, la quale sottolinea che non è vero che gli italiani non sono dei grandi donatori, purtroppo sono condizionati da una legislazione che ha vari vincoli relativamente a tale argomento. Ecco perché poter sensibilizzare sul Lascito testamentario e qualcosa che rientra nei parametri legali e consente in modo semplice di poter donare… “in quanto gli stessi non sono soggetti a profili fiscali e riconoscono comunque agli eredi la legittima ereditaria.” – precisa nella nostra intervista Francesco Socievole, che ci racconta anche un po’ il viaggio di tale nuova strategia di cui egli stesso è stato promotore fino all’approvazione delle dirigenze di Evaston, ovvero del Rotary International. L’incontro è stato accolto molto positivamente da tutti i partecipanti, tra cui la grande donatrice Carmen Siniscalchi Bellia, che dichiara: “Sia io, sia mio marito, da poco scomparso Calogero Bellia, abbiamo capito che era importante donare e far sì che anche attraverso il nostro contributo la Fondazione Rotary, potesse avere linfa vitale futura per i progetti relativi alle aree di azione. Sapere quanto il Rotary è riuscito, e riesce a fare, nel mondo e fonte di grande conforto, perché da una visione di speranza per le popolazioni.” Non ha fatto, poi, mancare una sua riflessione il Governatore Iovieno, raggiunto da noi, a fine lavori: “ Oggi ci troviamo davanti ad una società in continuo cambiamento ed è questo cambiamento che dobbiamo saper gestire, operando in modo sinergico. Unirsi, come futura visione dei Distretti Italiani in Associazione, idea promossa dal  Board Director del Rotary International, Francesco Arezzo di Trifiletti, che condivido e appoggio, significa porsi compatti, usando strategie univoche proprio per fronteggiare le problematiche del mondo in cui viviamo, caratterizzato da nuovi parametri sociali di cui non possiamo non tener conto. Iniziare, quindi, a guardare al Fondo di Dotazione, nella giusta prospettiva di un sicuro futuro per i progetti della Fondazione Rotary.