30 maggio 2020

Di Lucia de Cristofaro

Lo scorso 30 maggio ha visto uniti in una toccante video conferenza i Rotary Club, Rotaract italiani e tanti amici del Rotary e  il Rotary Club e Rotaract  di  Malindi. Una manifestazione a distanza a conclusione della prima annualità del  progetto “ ‘Diventare Donna a Muyeye’ – Il Rotary in un percorso di educazione all’igiene e alla consapevolezza”, promosso dai Rotary Club Acerra-Casalnuovo “A.Montano” e Nola-Pomigliano d’Arco e al quale hanno aderito 15 Club Rotary di 3 distretti , 17 Club Rotaract di 2 distretti e diverse persone non Rotariane, sensibili e amiche del Rotary. Nello specifico al service hanno aderito, oltre ai club proponenti,  i RC Malindi, Benevento, Campania Napoli, e-club Due Golfi, Maddaloni – Valle di Suessola, Marigliano “Adrianea”, Napoli Angioino, Napoli Castel Sant’Elmo, Ottaviano, Poggiomarino “Vesuvio Est”, Sant’Agata dei Goti, Schaffhausen, Torre Annunziata Oplonti; i Rotaract Nola -Pomigliano d’Arco, Malindi, Afragola -Frattamaggiore “Porte di Napoli”, Avellino est, Caserta -Terra di lavoro 1968, Caserta Reggia, Caserta “Luigi Vanvitelli”, Ercolano Centenario, Maddaloni -Valle di Suessola, Napoli Castel Sant’Elmo, Napoli Nord, Napoli Nord Est, Napoli Posillipo, Ottaviano, Pompei, Sala Consilina – Valle di Diano, Sorrento. Presenti a questo filo diretto con l’Africa e con gli amici Rotariani e Rotaractiani di Malindi, il Governatore del D2100 , Pasquale Domenico Verre con la signora Alessandra,  la RRD del D2100 Mariagrazia Ciccone e i  PDG Giorgio Botta, Maria Rita Acciardi e Salvatore Iovieno,  presidenti e i soci dei club Rotary e Rotaract aderenti e di altri club da vari distretti, chi scrive nel suo ruolo di Presidente Commissione Distrettuale Comunicazione social web, oltre a numerose persone non rotariane coinvolte nel service. Michelangelo Riemma, assistente del Governatore  Verre e coordinatore del progetto, ha raccontato com’è nato questo suo rapporto con il Kenya e in particolare con Muyeye. Ha sottolineato quanto questo progetto , che rientra nell’azione internazionale del Rotary, vada a toccare quattro delle sei aree di intervento che caratterizzano l’agire rotariano: Prevenzione e cura delle malattie, Acqua e strutture igienico-sanitarie , Salute della donna (materna e infantile), Alfabetizzazione ed educazione di base.  “Dal 2010, anno del mio  primo viaggio in Kenya con l’ Avis, il Gemellaggio della scuola che dirigo, l’IC Aldo Moro di Casalnuovo nel 2012 e poi il viaggio fatto nel 2018 , che ho battezzato “Una vacanza donando un sorriso”, fino alla realizzazione di questo meraviglioso progetto, sono passati 10 anni e il mio legame con Muyeye è diventato sempre più forte.” – afferma Michelangelo Riemma –  “Proprio nell’ultimo viaggio, fatto  insieme  a mia moglie Felicia, le mie due figlie rotaractiane Mena e Francesca, la giovane Eleonora e  l’amica Rotariana Teresa De Dominicis e il marito Sandro, abbiamo agito in comunità e per la comunità, abbiamo costituito una rete di rapporti che va al di là dei confini geografici e culturali.  E’ stato un viaggio del Rotariano senza il Rotary, nel senso che noi rotariani ,con la ns azione abbiamo poi coinvolto altri Rotariani e non , fino ad arrivare alla connessione di 15 club Rotary e 17 Club rotaract nella realizzazione di questo service. E ora possiamo dire che c’è Il Rotariano e il Rotary che ha messo in connessione le persone e ha reso possibile le azioni.  La cosa più bella di questa magica connessione che si è venuta a creare è che la nostra azione ha ispirato e coinvolto anche tanti amici -non rotariani e quindi l’agire Rotariano è diventato COMUNITA’. “Questo progetto parte volutamente…” – continua Riemma – “… da un’azione effettuata nel campo dell’istruzione e della sanità perché credo fermamente che l’educazione e la sanità non possono avere frontiere e limiti di territori.  La sanità e l’educazione sono ciò che portano una società verso un processo di miglioramento e di crescita consapevole. Questa è la finalità del nostro progetto, dare la possibilità a queste ragazze di vivere la loro adolescenza con serenità e consapevolezza. Un sentito grazie a tutti gli amici Rotariani e Rotaractiani di Malindi che insieme a noi hanno creduto e agito per realizzare quello che sembrava un sogno.” Toccanti anche gli interventi di:  Filomena Riemma,  referente Rotaract per il progetto,  Noreen Were , presidente incoming del RC Malindi, Peter Mwaragu presidente del Rotaract Malindi e Erick Wejes presidente del Community Service Rotaract Malindi e  in collegamento da Muyeye Gladys Mbote, la capo villaggio delle donne, insieme ad un gruppo di ragazze che hanno beneficiato del service. 144 le ragazze del villaggio rurale di Muyey in Kenya che hanno ricevuto un kit contenente la fornitura di assorbenti per un anno, slip, saponette, asciugamani, una t-shirt con il logo del progetto: un sorriso che riporta la farse : GROWING EDUCATED, HEALTHY and HAPPY : crescere istruite, in buona salute e felici, nonchè  un opuscolo sull’importanza dell’igiene intima e il corretto uso e smaltimento degli assorbenti igienici. I club si sono impegnati a continuare il service per tre anni, ma non solo, perché il progetto oltre a questo service al femminile, ha già in cantiere la progettazione della costruzione di un pozzo per la fornitura di acqua al villaggio di Muyeye, altra grave carenza di questo villaggio. Ed è stato proprio Muyeye e le sue ragazze ad essere protagoniste della manifestazione che con i loro sorrisi hanno illuminato di gioia un momento preoccupante come quello che si sta vivendo a causa dell’emergenza Covid 19, sentendosi profondamente uniti anche se distanti. A trarre le conclusione della magnifica mattinata, coordinata telematicamente da Teresa De Dominicis, la RRD Maria Grazia Ciccone e il Governatore Pasquale Domenico Verre. “ Il Rotary anche in questa emergenza ha dimostrato tutta la sua forza, continuando a portare avanti i progetti sia sui propri territori, sia questo che vede i nostri club uniti ai rotariani dell’Africa.” – afferma il Governatore Vrre – “Un’Africa che mi riporta al ricordo di mio padre, fatto prigioniero durante la seconda Guerra Mondiale, dagli inglesi, proprio in Kenya, dove restò per 5 anni e di cui conservo le lettere di quei  momenti bellici. Un Rotary, dicevo, che non si è mai fermato, reagendo in modo costruttivo all’emergenza, sostenendo in modo efficace le proprio comunità colpite. Il progetto che si sta portando avanti a Muyeye dimostra che il Rotary non dimentica nessuno e fa sì che nessuno resti indietro, a qualsiasi latitudine o longitudine viva. Questo è il Rotary che ci piace, il Rotary del fare. Un Rotary che con progetti come questo, fa si che si attui la triennalità del piano Strategico Distrettuale. Quest’anno abbiamo riflettuto tanto sulla famiglia e sui suoi valori nelle nostre visite, ci siamo confrontati con i giovani, ascoltando le loro esigenze, non posso quindi che plaudire ai rotariani e alle loro famiglie, che andando in Africa, oltre a fare service concreto e fattivo, hanno anche saputo ascoltare le esigenze, in questo caso delle giovani donne, con dentro la voglia di studiare, di emanciparsi, di reagire alle difficoltà con l’arma della cultura che combatte tutte le ingiustizie.”