A cura di Aniello Palumbo

Una serata di ricordi, di passioni, ed emozioni è stata vissuta, martedì sera al Grand Hotel Salerno, da numerosi soci rotariani, tifosi e non, della squadra della nostra città: la Salernitana. Di “Salerno e Salernitana: 100 anni di passioni” si è parlato durante una piacevole serata organizzata dal presidente del Club Rotary Salerno Duomo, il dottor Michele Pellegrino, in interclub con il Rotary Club Nocera Apudmontem, presieduto dal dottor Salvatore Rosolia, presente anche Lucia de Cristofaro, responsabile comunicazione social media e siti web del Distretto 2100. Il Presidente Pellegrino, grande tifoso della Salernitana, ha voluto raccontare, con l’aiuto di alcuni amici :”La storia di una passione: quella che ci fa battere il cuore, che ci fa aspettare trepidanti la domenica per gioire, soffrire o anche solo per vivere un’emozione”. A raccontare la storia della Salernitana è stato dottor Matteo De Roberto, Past President del Club rotariano e grande studioso della Salernitana che ha cominciato ricordando Donato Vestuti:” Nei primi anni del ‘900 era presidente della Salerno Foot – Ball Club: non farà in tempo e vedere la fondazione della Salernitana perché muore durante la grande guerra” e la data di fondazione della Salernitana:” Il 19 giugno del 1919 ,presso la sede dell’associazione dei “Giovani Esploratori Italiani”, in Via Mercanti, grazie a Matteo Schiavone che fu anche allenatore giocatore della squadra. Il primo presidente fu Adalgiso Onesti. Nel 1931 venne costruito lo stadio di Piazza Casalbore che nel 1934 chiamarono “Stadio Littorio”. In questo periodo la Salernitana si affermò in vari campionati regionali, campionati di divisione, che allora era la Serie C. Riuscì anche a disputare un campionato di Serie A, che allora era divisa in più gironi.” Il socio De Roberto continua con il ripercorrere i tanti allenatori succedutisi e anche i vertici di una squadra, che tra alti e bassi è sempre riuscita ad appassionare ed entusiasmare, per il suo grande impegno in campo e per il rigore dei suoi giocatori. E sono stati propri i giocatori, le loro storie, le personalità ad essere al centro dell’intervento del giornalista di Lira Tv, Alessandro Ferro, che da anni segue le vicende della Salernitana, che racconta, con l’aiuto d’importanti ospiti, nella ormai famosa e storica trasmissione “Goal su Goal”: …”Ago è stato, negli anni ’80, un grandissimo calciatore italiano che decise, nel 1988, di chiudere la carriera a Salerno quando la squadra era in Serie C. Nel 1999, trascinò la Salernitana in Serie B”. Ferro ha anche ricordato il calciatore di Agropoli, Vincenzo Margiotta:” Il Bomber della Salernitana che quando aveva 22 anni voleva la Juventus. Con le sue 85 reti detiene ancora il record di goal fatti nella Salernitana” e tanti altri:, nonché  il grande campione Pietro Mennea, che venne chiamato a Salerno nel 1998 per curare il progetto di “Salernello”, il centro sportivo che doveva sorgere a Castel Rovere per creare un vivaio della Salernitana. Il presidente dell’associazione “19 Giugno 1919”, Alessandro Nisivoccia, per l’occasione ha portato quattro maglie storiche della Salernitana, ripercorrendo la storia delle maglie e degli stemmi, fino a giungere al cavalluccio stilizzato che si può ammirare sulle maglie di oggi. . Sono intervenuti per un saluto anche il preparatore dei portieri della Salernitana, Gigi Genovese, che ha giocato nella Salernitana; il Dirigente Sportivo della Salernitana Sasà Avallone che  ha raccontato di quando da bambino seguiva gli allenamenti e le partite della Salernitana. Presenti anche il giovanissimo Centrocampista – Mediano della Salernitana Francesco Di Tacchio e il socio rotariano Giuseppe Palladino che ha giocato nella Salernitana.

Raggiunto telefonicamente, così commenta la serata il Governatore Salvatore Iovieno: “Generalmente, siamo poco abituati ad osservare l’evento  calcistico da tifosi, mentre considerate le storie personali dei calciatori, che spesso proprio grazie al calcio hanno potuto cambiare le proprie esistenze, e le storie di chi ha guidato le società calcistiche, in questo caso la Salernitana, con passione e tenacia, ecco che tale sport ci appare sotto un’ altra veste. La veste della formazione, dell’apertura ai valori quali la cultura del sostegno all’altro ( l’Assist), della partecipazione sociale, di significati che vanno oltre gli aspetti materiali che emergono ad uno sguardo superficiale. Disciplinare i propri impulsi, controllare il carattere, rispettare l’impegno preso, insegnamenti fondamentali per i giovani, in cui il Rotary crede da sempre e che osservandoli  nel calcio ci rendono orgogliosi dei nostri club, che sostengono lo sport, e non solo il calcio, linfa formativa per i giovani dei territori del Distretto 2100.”