Dal 22 al 24 novembre a Sant’Angelo dei Lombardi , nell’Abbazia del Goleto,  si è tenuto il corso-evento “Terre di Terremoti “, organizzato dalla Regione Campania, il CeRVeNE, l’I.Z.S. di Portici. Non solo per ricordare il terremoto dell’Irpinia , che causò circa 280.000 sfollati, 8.848 feriti e 2.914 morti, ma anche per fare un’analisi sulle esperienze italiane nei terremoti. Tra i partecipanti alla tavola rotonda, Alfredo Pecoraro, coordinatore Protezione Civile per la Campania Distretto Rotary 2100, sul ruolo delle Associazioni, delle Fondazioni, dei Centri nelle attività di previsione prevenzione e gestione delle emergenze, unitamente a: Claudio Milandri (Associazione italiana medicina delle catastrofi) ,  Enrico Bernini Carri ( Centro Europeo di Medicina delle Catastrofi di San Marino ), Roberto Pizzi ( Associazione Disaster Manager ASSODIMA ), Francesco D’Orilia ( Fondazione Mida ) e Stefano Ventura ( Osservatorio sul dopo sisma ). Partendo dai documenti che, negli anni, i Servizi Sanitari hanno elaborato in materia di previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi, sulla gestione delle emergenze e sul cosiddetto ritorno alla normalità, il percorso di approfondimento della problematica terremoti e sicurezza è proseguito con il confronto sul Sistema Complesso di Protezione Civile. Con la firma del protocollo d’intesa avvenuta l’8 luglio 2016 tra il Dipartimento della Protezione di Roma ed i Distretti Rotariani italiani si è concretizzato ancora di più il motto del Rotary “Servire al di sopra di ogni interesse personale”, un obiettivo che coincide con il fine primario del Servizio Nazionale della Protezione Civile.  I Distretti si sono impegnati a promuovere ai diversi livelli territoriali la diffusione di una cultura della prevenzione, la formazione dei soci, la conoscenza dei rischi  con il fine di far fare alla società un salto culturale e contribuire alla costruzione di comunità resilienti. A uccidere non sono i terremoti, ma i palazzi che crollano. A fronte delle caratteristiche geologiche intrinseche, alcuni paesi fronteggiano le avversità meglio di altri. Merito di pianificazione attenta, manutenzione costante, affidabilità della rete elettrica e stradale. Ma anche coordinazione, capillarità delle informazioni di servizio ed efficienza della catena logistica, fondamentali per raggiungere i centri abitati rimasti isolati e distribuire i beni di prima necessità alla popolazione colpita. Infrastrutture adeguate e ben gestite non solo possono prevenire conseguenze catastrofiche ma anche svolgere un ruolo cruciale nella distribuzione degli aiuti umanitari in caso di disastro. La prevenzione e la tutela dell’ambiente rimangono le soluzioni più importanti per far fronte alle catastrofi ed agli elevati costi e l’informazione alla popolazione è una delle questioni centrali di un moderno sistema di Protezione Civile. I cittadini sono parte integrante del sistema di protezione civile ed è essenziale che sappiano come comportarsi in caso di emergenza. La sfida della prevenzione passa attraverso una sola parola: Cultura. “ E’ in corso di elaborazione uno specifico Protocollo d’Intesa con La Protezione Civile della regione Campania, in relazione al Protocollo a livello nazionale con Distretti Rotary Italiani. – afferma il DG Salvatore Iovieno, raggiunto telefonicamente – “Il Distretto Rotary 2100 è disponibile alla creazione di una rete formata dalle Istituzioni Pubbliche, Associazioni, Fondazioni e Centri, affinché si possa essere maggiormente incisivi sul territorio ed essere sempre più vicini ai cittadini.”